giovedì 7 luglio 2011

Articolo pubblicato sul quotidiano ginosino on-line www.piazzanews.it -mercoledì 6 Luglio 2011


IL SEL GINOSINO SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO



Angelino Alfano, su proposta-nomina del Presidente del partito, è il 1° segretario del PDL nazionale. Per acclamazione. Questo accadeva a Roma qualche giorno fà. A Ginosa, giorni prima, i tesserati di Sel, a congresso, a seguito dell’unica proposta formulata da Stefano Giove, Presidente di molti tesserati Arci-Sel, eleggono Norberto Trentadue Coordinatore unico del Circolo Sel. La notizia ginosina è subito corsa sul web. <<….. il congresso ha eletto alla quasi unanimità Norberto Trentadue coordinatore ! >>, così scrive lo stesso Arci-Presidente in qualità di Direttore del 15nale locale sulla pagina facebook de La Goccia.
Il Direttorissimo, inconsciamente nostalgico, anela alla unanimità tipica delle cosiddette maggioranze bulgara come quella che lo ha indicato Presidente pro-tempore, alla nascita, e Presidente, per il triennio successivo, dell’Arci di Ginosa. Liborio Patimisco, stretto collaboratore del Direttorissimo, Arci-tesserato, sull’ultimo numero del 15nale, nella sua cronaca del congresso, scrive: << ….Alla stregua di 21 votanti è risultato eletto Norberto Trentadue con 19 preferenze.>>.
Un'informazione molto partecipata quella di questi giornalisti locali. Ai lettori non è dato leggere, nè dall'uno nè dall'altro, se le 2 schede mancanti all’unanimità fossero nulle o bianche e in caso contrario quali fossero i nomi di candidati concorrenti. A cose fatte considerando le vicende “pre e post” elettorali viene spontanea la domanda: << chi comanda davvero, chi conduce veramente il circolo Sel a Ginosa?>>. Da diversi passaggi, ascoltati dai vari interventi, c’è materia per una scommessa per una facile vincita ! Molti elementi di sostanza fanno pensare al Direttore come il vero manovratore, quale vera cinghia di collegamento con il Coordinatore Provinciale, l’On. Donatella Duranti. Già compagni di partito nel PCI, in passato, in Rifondazione Comunista di recente. Il suo sarebbe un atteso ritorno avviato organizzativamente nel 2005, costruito in ogni tornata elettorale, in vista della riscossa della sinistra al governo della città. La candidatura e la conseguente batosta della sinistra Bitettiana, presente anche in Sel, sarebbe stato, per rimanere in ambito giornalistico, un refuso, un errore. Un fatto importante di questa lunga marcia, che vedono il Direttore in tumultuosa e grande agitazione associativo-partitica è quello che risulterebbe da un altro rientro, questa volta clamoroso: Pierino Zanelli, medico marinese, torna a militare a sinistra, auspice il suddetto SG. Zanelli, archiviata l’avventura regionale del 2010 con l’Udc, dovrebbe far nascere a Marina di Ginosa un circolo SeL che si prevede potrà superare anche numericamente quello di Ginosa. I due sono stati partiticamente molti vicini e presto potrebbero dividersi addirittura il comando effettivo, insomma una coabitazione, nella gestione di Sel. Un obbiettivo, questo, costruito nel tempo. Nel 2009, quando Zanelli, marinese, candidato alla provincia per la Lista Florido, in funzione anti-Galeota ( auspice Costantino), nel comizio di ringraziamento ringraziò Stefano Giove e l’Arci di Ginosa e per i voti ginosini convogliati su di lui. Tutto quanto sopra potrà servire, sicuramente, ad inquadrare alcune questioni non secondarie emerse prima e durante la recente campagna elettorale comunale del Maggio 2011. Di alcune di queste mi sono fatto portatore in seno al congresso di Sel svoltosi sabato 26 giugno 2011 alla presenza del Coordinatore Provinciale di SeL Donatella Duranti, arsenalotta, Sindacalista di lungo corso, Assessore Provinciale alle Aree Protette (con Florido 1), delegato alle problematiche del lavoro di RC, ex deputato con RC nell’ultimo governo Prodi. Due le questioni da me poste all’attenzione dei presenti: la nascita a Ginosa di Sel realizzata tra pochi, in modo quasi privatistico, che ha deliberatamente escluso dalla partecipazione i molti cittadini in attesa di essere partecipi del movimento di Niki Vendola, e la posizione del partito, che nel suo nome si richiama all’ECOLOGIA, rispetto all’insediamento dell’inceneritore-termovalorizzatore Gin Power in Contrada Girifalco.

Sull’impianto energetico la discussione, durante la competizione elettorale, ha visto da una parte posizioni nette e determinate da parte del PDL e delle liste che avevano come riferimento la Lista Inglese, mentre dall’altra si sono ascoltate argomentazioni sfumate, aperte alla discussione, come quella chiaramente espressa dal Coordinatore dell’UDC, e alquanto sibilline e poco nette come quelle espresse sia da parte del PD che delle altre due liste nella coalizione capeggiata dal Commercialista Dottor Felice Bitetti. La posizione che invece ha destato sorpresa è stata quella espressa da SEL, Sinistra Ecologia e Libertà, che tra le tante è risultata non ostativa all’inceneritore-termovalorizzatore. Chi scrive ha cercato di comprendere quella
posizione, apparsa la più favorevole, tra tutte quelle espresse dai partiti della coalizione di sinistra a sostegno di Bitetti Sindaco.


I tre comizianti di SeL sono stati la capolista, e due giovani in lista. In questi due interventi, uno dei quali letto, la questione inceneritore a Girifalco è stata sintetizzata e risolta con un passaggio semplice e chiaro: << l’inceneritore non è il diavolo……anche perché porta posti di lavoro !…>> esprimendo così un chiaro ed evidente consenso politico all’insediamento energetico. A richiesta di chiarimenti circa le modalità di accordo sulle cose da comunicare nel comizio mi è stato riferito, peraltro confermato anche da altri aderenti, che gli argomenti e il testo scritto di quei comizi sono stati preventivamente esposti e letti nella sede del partito alla presenza degli iscritti e simpatizzanti ottenendone il consenso. Nel congresso, pertanto, è stato chiesto:
<< Come mai un partito che si chiama Sinistra Ecologia e Libertà ha espresso esplicito favore sull’inceneritore ? >>. Più che la contraddizione rispetto al termine Ecologia si poneva all’attenzione dei presenti l’esigenza di una franca discussione nella sinistra locale e nella comunità, glissata prima delle elezioni e artatamente rimandata dopo, non più rimandabile su un tema importante per il futuro della nostra comunità e del nostro territorio. L’articolo di cronaca del congresso Sel, apparso sul 15nale locale ( pag. 12 e 13 del n. 13 del 2.7.2011 ), a firma di Liborio Patimisco, nel riportare con virgolettati le espressioni dei soggetti intervenuti nella discussione a sorpresa non riporta i nomi degli intervenuti come invece ampiamente fatto dallo stesso per altre analoghe situazioni. Chi legge, legittimamente si chiede: << chi ha detto questo, chi quello ?>>. A mente fredda non si comprende per quale…..giornalistica cautela, Liborio Patimisco, un giovane laureato, già svezzato dalle colonne del 15nale locale, potrebbe avere omesso di indicare per nome e cognome gli intervenuti. Probabilmente deve aver condiviso i consigli di opportunità proferiti dal suo emerito Direttore partecipante al dibattito e quindi parte in causa facente, nello stesso tempo, diverse funzioni….dirigenziali. Patimisco avrebbe acconsentito alla stesura di un velo interessato sul suo datore di lavoro (?) per salvaguardarne l’immagine onnipresente, onde radio comprese, e la sua personale carriera giornalistica. Il Direttorissimo, licenziando l’articolo con quelle anonimie, dimostra di cominciare a soffrire di un sempre più evidente conflitto di incarichi-responsabilità che sente stringersi intorno alla sua multiforme azione social-politica. Cosa questa che, agli occhi di molti, appare sempre di più …poco superpartes. Nei fatti l’unica risposta al quesito sulla Gin Power posto al congresso è venuta proprio dall’intervento fiume profuso dal Direttore di cui sopra. Questi ha esaltato la nascita carbonara del partito mentre per quanto attiene all’inceneritore ha espresso un orientamento favorevole desunto dalla presenza della filiera corta del medesimo impianto e con riferimento alle eventuali possibili nocività ha sottolineato l’esigenza dei controlli serrati da parte degli Enti preposti. Nessun altro intervento in proposito. In conclusione a tutt’oggi SeL a Ginosa non riesce a spiegare ai suoi ed esprimere, chiaramente alla comunità, la sua posizione ufficiale su questa situazione che appare non di poco conto sia dal punto di vista politico e che potrebbe avere forti effetti ambientali ed economici sulla qualità delle produzione agricole del circondario. Questa mancata occasione di chiarimento ha una motivazione comprensibile. Infatti, nella sala era presente Felice Bitetti che era venuto a raccogliere dal congresso la delega a rappresentare Sel in Consiglio Comunale. Bitetti, durante la campagna elettorale è stato giornalisticamente indicato essere il superconsulente dell’impianto in questione con allusioni anche a quello ( la New-Co Energetica-srl ) ritirato qualche giorno prima dell’avvio della campagna elettorale che lo vedeva candidato sindaco. La posizione espressa da Stefano Giove, probabilmente tesserato Sel, sarà sicuramente quella di uno del circa 30 tesserati, uno dei 22 presenti al Congresso, ma questo non esaurisce e risolve l’esigenza di una pratica politica trasparente per un partito che si dice nuovo e sopratutto ecologista. La Coordinatrice provinciale Duranti nell’aprire il suo intervento conclusivo, prima delle operazioni di voto del Coordinatore del circolo ginosino, si è detta: << …completamente concorde con l’intervento di Stefano Giove……>>. Anche lei favorevole all’inceneritore ginosino ?.

Ps- La necessità di lavoro per i giovani non deve indurre partiti e politici a baratti che si possono rivelare nel breve termine controproducenti per l’agricoltura ginosina e nel tempo molto dannosi per l’intero territorio. Un’attenta osservazione del bicchiere mezzo pieno, costituito dall’offerta occupazionale dell’insediamento Gin Power, porta a riconoscere trattarsi dello stesso bicchiere offerto dalla sinistra di Paolo Costantino, Sindaco nel 1994, in favore di una discarica di RSU nella cave di Lama di Pozzo. La Gin Power, nella sua pubblicità su La Goccia, diretto da Stefano Giove, parla di 110 posti di lavoro, ma in realtà sono 20. Il Sindaco Costantino in quell’occasione parlò di 15 posti. Nella vicina discarica di Castellaneta, allora in funzione, ne lavoravano solamente 2. Nel 1994 la comunità respinse la discarica e Costantino, suo malgrado, si accodò.
Dall’unico sondaggio effettuato in piazza nel novembre-dicenbre 2010, sull’inceneritore esce chiara la richiesta dei cittadini di informazione per valutare, dati alla mano, il bilancio dei costi e dei benefici. La contestuale petizione indirizzata al Sindaco e Capigruppo, di maggioranza e opposizione, non ha avuto, a tutt’oggi, alcuna risposta.

Peppino Pirrazzo – p.pirrazzo@libero.it – blog: rupestriditalia/blospot.

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domenica 26 giugno 2011

PETIZIONE CITTADINA SULL'INCENERITORE A GINOSA

IL TESTO DELLA PETIZIONE FIRMATA DAI GINOSINI tra novembre e dicembre 2010 nelle piazze del paese


AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI GINOSA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI GINOSA
AI CAPIGRUPPO DEI PARTITI POLITICI PRESENTI IN CONSIGLIO COM.
AI RESPONSABILI DEI SINDACATI PRESENTI SUL TERRITORIO COM.
ALLE ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO

e, per conoscenza

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA
AL PRESIDENTE DELLA PROVICNIA DI TARANTO
AL PREFETTO DI TARANTO
AGLI ORGANI DI STAMPA

Oggetto:
Richiesta di un’attività informativa-conoscitiva relativa alla realizzazione di un inceneritore a biomassa nel territorio del Comune di Ginosa, in Contrada Girifalco.

I cittadini, residenti e domiciliati in Ginosa e Marina di Ginosa, firmatari della presente petizione, venuti a conoscenza della prossima costruzione e messa in esercizio di 2 inceneritori-termovalorizzatori, per complessivi 20 MegaWatt, di cui il primo, denominato GIN POWER, di prossima cantierizzazione, alimentato principalmente con legna di provenienza agricola, della potenza di 5 Mw, da realizzarsi ambedue nel territorio del Comune in Contrada Girifalco nei pressi degli stabilimenti tessili TBM e MIROGLIO:

Rilevato che:
- la presentazione del progetto risale al 2005, per l’avvio della procedura autorizzativa da parte di Regione e Provincia;
- l’Amministrazione Comunale è stata contemporaneamente investita del progetto e che il Consiglio Comunale se ne è occupato in particolare il 31 Luglio 2009, con la votazione di un parere successivamente presentato nella Conferenza dei Servizi in Regione;
- Regione e Provincia hanno rilasciato le autorizzazioni di loro competenza;
- l’Amministrazione Comunale ha promosso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contrario alla realizzazione dell’impianto con delibera di Giunta Comunale n.50 del 17.2.2010;


Osservato che:
- la maggioranza che amministra la comunità ginosina-marinese non ha ritenuto dal 2005 a tutt’oggi informare i cittadini coinvolgendoli nella discussione sul bilancio dei Costi-Benefici derivanti da questo insediamento industriale energetico;
- la minoranza/opposizione, analogamente, non si è attivata per svolgere, in merito, il suo ruolo politico. In particolare il Pd non si è attivato per spiegare il significato dell’uscita dal Consiglio e confutare il voto favorevole del Consigliere Bitetti;
- i Consiglieri Comunali, rappresentanti diretti dei cittadini-elettori, senza alcuna distinzione non hanno a tutt’oggi avviato alcuna autonoma iniziativa di informazione in merito, contraria o favorevole;
- i partiti presenti in Consiglio Comunale, Pdl-Pd-Udc, hanno fatto affiggere dei manifesti murali che comunicavano la posizione espressa nel Consiglio Comunale del 31.7.2009, ricoperti dopo qualche giorno dall’affissione;

Ritenuto e valutato che
- il nostro territorio attraversa una forte crisi economica del suo settore portante rappresentato dall’agricoltura intensiva caratterizzata da colture di pregio;
- che l’esercizio dell’impianto di incenerimento porterà sicuramente al peggioramento della qualità dell’aria per la produzione e diffusione delle cosiddette polveri sottili, 24 ore su 24, che, sia pure nel rispetto della normativa, andrebbero ugualmente a depositarsi su terreni e sui prodotti ortofrutticoli con grave pregiudizio per l’uscita dalla crisi dell’agricoltura e il recupero del reddito dell’attività agricola di moltissimi concittadini;
- sul nostro territorio per il maggior numero di giorni dell’anno sono prevalenti venti da sud per cui tali polveri sottili raggiungeranno anche il centro abitato di Ginosa, in modo costante, 24 ore su 24. Negli altri giorni tale situazione interesserebbe il centro abitato di Marina di Ginosa, peraltro, tra le principali località turistiche della Costa Jonica.

Per tutto quanto ciò premesso, CHIEDONO AL SINDACO,
AL PRESIDENTE DEL C. COMUNALE
AI PARTITI PRESENTI IN C. COMUNALE

di realizzare tutte le iniziative utili per mettere le comunità di Ginosa e Marina di Ginosa in condizioni DI CONOSCERE E COMPRENDERE PER POTER VALUTARE I COSTI E I BENEFICI AMBIENTALI, SOCIALI ED ECONOMICI di tale insediamento industriale sul territorio comunale al fine di attuare un’azione di salvaguardia e protezione delle nostre popolazioni e del nostro territorio già sotto l’effetto di polveri e fumi emessi dagli insediamenti industriali del circondario.
Ginosa 21.10.2010

I CITTADINI DI GINOSA


IMPORTANTE:
La petizione è stata resa possibile a seguito di richiesta di autorizzazione all’uso del suolo pubblico indirizzata al Sindaco, concessa dallo stesso.

LA PRESENTE PETIZIONE E' STATA FIRMATA DA CIRCA 200 GINOSINI ED INOLTRATA
- AL PROTOCOLLO DEL COMUNE IN GENNAIO 2011.
- CONSEGATA IN COPIA AI CAPIGRUPPO DEI PARTITI PRESENTI NEL C. COMUNALE


A TUTT'OGGI, FINE GIUGNO 2011, NESSUNA RISPOSTA DAL PALAZZO.

CITTADINI E AMMINISTRAZIONE: DISTANZE ASTRONOMICHE ???

DA PIAZZA NEWS.IT Giornale On-line di Ginosa (Ta)

Mercoledì 04 Maggio 2011
Sapevate di una petizione popolare informativa-conoscitiva relativa alla realizzazione di un inceneritore-termovalorizzatore a biomassa? "L’informazione locale ha volutamente ignorato l’iniziativa" … e non solo.

Le distanze tra cittadini e pubbliche amministrazioni, in osservanza anche al principio di trasparenza, sono sempre più ridotte. Anche in molti settori produttivi, quello agricolo in particolare, i processi produttivi e i passaggi, dalla produzione al consumo, sono sempre più caratterizzati dal principio della filiera corta. Nel campo della ristorazione, analogamente, si conferma l’esigenza dell’approvvigionamento a Kilometro zero delle materie prime. L’esigenza è quella di avvicinate i soggetti e mettere sempre più a loro agio fornitori e utilizzatori di servizi. Nei comuni, con la corsa alla realizzazione dei siti web, ed al loro ammodernamento, si osserva un avvicinamento anche significativo degli amministrati alla cosa pubblica. Naturalmente si osservano anche sacche di resistenza in cui la luce della comunicazione, e quindi della conoscenza di fatti e situazioni, stenta a penetrare a causa del perdurare di vecchie abitudini o la presenza di interessi di bottega, di coalizione, di partito.
A Ginosa si è creata una situazione a dir poco paradossale in relazione a due progetti di stabilimenti industriali energetici a biomassa e alla conclusione dell’iter autorizzativo per di uno dei due impianti, denominato Gin Power Srl, in Contrada Girifalco a ridosso degli stabilimenti Miroglio, avviato nel 2005 e conclusosi nel 2009. L’amministrazione Comunale, e tutti i partiti presenti in Consiglio Comunale, nonostante le accresciute sensibilità sanitarie ed ambientali dei cittadini, peraltro registrate anche in altre comunità per analoghe situazioni, dal 2005 a tutt’oggi non hanno sentito l’esigenza e il dovere di informare della cosa la propria comunità di cittadini ed elettori. Gli unici manifesti murali, sull’argomento, fatti affiggere dai partiti, dopo il tumultuoso Consiglio Comunale del 31.7.2009, erano diretti agli addetti ai lavori e nulla dissero ai concittadini.
A poco sono valse le sollecitazioni e gli inviti alla comunicazione di questo problema rivolte nei mesi scorsi, in particolare, ai partiti di opposizione e ai gruppi organizzati. A tutt’oggi, a 15 giorni dalle consultazioni amministrative, con l’emersione di questa problematica l’intera comunità rimane spiazzata dal lungo e voluto silenzio dei partiti nonché sgomenta per i possibili effetti dell’impianto sulla qualità delle produzioni agricole di pregio che ancora sopravvivono e danno speranza per la soluzione della crisi del settore.
Per rompere il malefico incantesimo e la spessa coltre di mancata informazione, a cavallo di novembre-dicembre 2010, è stato realizzato nelle piazze di Ginosa un sondaggio conoscitivo del problema e una raccolta firma per una petizione richiedente all’Amministrazione di un’azione di informazione sull’argomento consegnata, tramite il protocollo, al Sindaco, al Presidente del C.C. e ai Capigruppo dei partiti in genio 1011. Il silenzio perdura tutt’ora, e siamo al 3 di maggio 2011.
In attesa che la comunità possa conoscere la questione, in ogni sua parte, credo possa essere utile socializzare il risultato del sondaggio, realizzato con un questionario anonimo, che ha coinvolto adulti, giovani e studenti del capoluogo.
Alla domanda iniziale: “Ti ritieni informato sul fatto che saranno realizzati in Contrada Girifalco due inceneritori-termovalorizzatori e su quello di più imminente realizzazione denominato, GIN POWER Srl, che dovrebbe sorgere a fianco allo stabilimento tessile TBM-Miroglio ?” .
Su 165 cittadini partecipanti 6 non hanno risposto, 31 hanno risposto di SI, 128 di NO !.
Alla domanda finale:
“Pensi che a noi ginosini possa essere utile conoscere informazioni anche di tipo scientifico, in merito al funzionamento degli inceneritori-termovalorizzatori a biomassa, la tipologia della materia prima, la gestione dei rifiuti industriali e gli effetti di tali impianti sul territorio circostante, sulla qualità dei prodotti agricoli e sulla salute di operatori e residenti ? “.
Non hanno risposto in 13, hanno risposto NO in 24, hanno risposto SI in 128. I dati emersi confermano, qualora c’è ne fosse bisogno, che i ginosini su fatti importanti per il futuro del territorio, chiedono di essere informati, di poter dire la loro.
La petizione aveva per oggetto: “Richiesta di un’attività informativa - conoscitiva relativa alla realizzazione di un inceneritore-termovalorizzatore a biomassa nel territorio del Comune di Ginosa, in Contrada Girifalco”, firmata da oltre 200 persone, non ha avuto risposta da alcuno a conferma della scarsa considerazione dei partiti, di maggioranza ed opposizione, verso i cittadini, propri elettori.L’informazione locale ha volutamente ignorato l’iniziativa, svolta peraltro in uno spazio pubblico, e ne ha sottovalutato la portata civile di richiesta di partecipazione. I partiti, in avvio di campagna elettorale, sono sotto tiro. Come mai su queste problematiche la comunità è stata tenuta all’oscuro, non è mai stato comunicato ufficialmente nulla in tempo utile per conoscere e partecipare?.
Maggioranza, opposizione e gruppi autonomi devono dare risposte precise. Perche?

Peppino Pirrazzo Responsabile del sondaggio e referente della petizione
Letto 370 volte al 26 giugno 2011 su Piazzanews.it edito in Ginosa (Ta).